Alla galleria Galatea, aperta a Torino da Mario Tazzoli nel 1957, Carluccio riveste un ruolo importante, determinando di fatto l’indirizzo delle esposizioni e il loro carattere “figurativo”. Le mostre iniziali si rivolgono principalmente ad artisti italiani (il primo pittore presentato è Giorgio Morandi, 1957), ma a partire dalla stagione 1960-61 comincia la svolta straniera con artisti quali Bacon e Balthus.
Gli amatori d'arte sensibili all’attrazione della qualità hanno avuto già diverse occasioni di incontrare l'opera grafica di Johnny Friedlaender da quando, prima ancora del 1950, le sue acqueforti comparvero per la prima volta sulle pareti della galleria “La Bussola” di Torino. I suoi raffinatissimi fogli furono infatti selezionati...
I bizzarri disegni che Mirko presenta alla Galatea riportano alla mente ciò che disse una volta di lui Libero de Libero: “egli è uno di quegli artisti che, per conoscersi, hanno da percorrere le infinite età che dentro si portano venendo alla luce della terra”. Il lineamento di...
Tra le cose esposte dalla madre di Daphne a Torino, nelle salette della Galleria Guglielmi, tra quei suoi capi d'opera pazientemente ed estrosamente manufatti fermando con leggere invisibili impunture di filo frammenti di seta di garze e di veli multicolori che per sovrapposizione e per trasparenze si coagulavano...
È lo sviluppo parallelo e armonioso di figurazioni razionalmente analizzate e di intuizioni liriche liberissime che qualifica la vitalità vergine della pittura di Legnani. Ogni immagine, ogni composizione di immagini, mostra d’essere studiata, indagata, soppesata con rara lucidità sia concettuale che plastica nell'intero giro delle sue possibilità di ...
Davanti alle più recenti opere di Corrado Cagli, in un primo momento lo spettatore avrà l'impressione che il protagonista vero della rappresentazione sia una luce mediana tra realtà e sogno. Una luce di magia, bianca più di quella del giorno, attiva più di quella lunare, quando la luna...
Tra l'immagine stendhaliana e cyranesca suggerita da Alberto Savinio e quella tutta gonfiori e levitazione barocche suggerita da Raffaele Carrieri la presenza di Fabrizio Clerici può accoglierne una terza, la quale completa le altre due nei loro complessi significati di storia, di ambiente e di cultura; le completa...
Ci sarà chi ricorda la piccola mostra di opere di Pignatelli allestita nelle sale dell'Unione Culturale tre anni fa e quindi può valutare su queste esposte alla Galatea il percorso compiuto dal giovane pittore. Nelle opere attuali, che sono tutte dell'anno ‘59, si nota, per esempio, una maggiore...
John Hultberg è un americano di ascendenza svedese. È nato a Berkeley in California nel 1922, ha studiato al College di Fresno, ha cominciato a dipingere all'età di quattordici anni, ma soltanto dopo la guerra, dal 1949 al 1951, ha seguito i corsi della famosa Art Student’s League ...
Roel d’Haese ha trentanove anni (è nato a Grammont, in Belgio, il 26 di ottobre del 1921) ma ha già alle sue spalle una lunga attività, ed una conoscenza del mestiere realizzata attraverso esperienze complesse nei campi più duri dell'apprendistato di uno scultore. A undici anni segue già...
Contro l’uniforme: potrebbe essere questa la divisa dell'opera pittorica di Mario Lattes e significare sia la repulsione ad ogni tipo di dogmatismo spirituale, che è spontanea per carattere di esistenza e di cultura, sia la repulsione ad ogni rischio di coagulo della sensibilità e dell'immaginazione e quindi di...
Dorothea Tanning è nata in una cittadina del “middle west” degli Stati Uniti, ha studiato al College Knox di Galesburg Illinois, è vissuta a Chicago, New York, San Francisco, New Orleans, di nuovo a New York, dove incontra nel 1946 il pittore e poeta surrealista Max Ernst, che...
Nelle note di due anni fa trovo il nome di Jan Lebenstein nelle prime righe, come di uno degli artisti più interessanti sia per tecnica che per immaginazione tra quelli presentati in una mostra itinerante che a Torino fu accolta nelle sale dell'Unione Culturale a Palazzo Carignano. Dire...
Josaku Maeda è arrivato a Parigi nel 1958 con una borsa di studio ottenuta insieme con il “Gran Premio” della mostra “Giovani pittori asiatici” organizzata a Tokyo in occasione del “Congresso per la libertà della cultura” del 1957. Egli è diventato così uno dei tanti artisti che a...
Il successo folgorante ottenuto da Cremonini fin dal suo esordio a Parigi nel 1951 e poi a New York, dove le mostre alla galleria di Catherine Viviano, che è la stessa galleria che ha lanciato Afro Birolli e Morlotti, registrano abitualmente il tutto esaurito, è dovuto in parte...
Si dice che gli allievi della scuola di Casorati portino per tutta la loro carriera un'impronta, anche se trasferita, di quegli anni di apprendistato. La nitidezza, la paziente pressione con cui il mondo informe, istintivamente romantico e libero di Giorgina Lattes si rende manifesto come figura prima che...
Non siamo più abituati e neppure ammaestrati a vedere la figura dell'uomo nell'opera degli artisti; né gli artisti sono più capaci, si può dire, di far comparire la figura dell'uomo con una misura di dignità che sia convincente per valori formali e per valori poetici. Sono molti che...
Il mondo di Colombotto Rosso, quale apparirà da questa nuova mostra personale, evolve nel senso di un graduale superamento degli elementi originari delle sue prime esperienze; in ciò che avevano, ancora tre anni fa, di grezzo, di istintivo, di linguaggio improvvisato, cui le cose da dire premessero più...
Nel 1945, alla fine della guerra, Graham Sutherland aveva quarantadue anni, l’età in cui, nella maggioranza dei casi, l’artista del nostro tempo, così impegnato dalla arroventata dialettica dei sensi dello spirito, raggiunge, se ha talento e dopo aver superato tutte le trappole che le circostanze...
Fu in occasione di una piccola mostra allestita a Torino al Centro Nazionale delle Arti di via Pietro Micca, nel maggio del 1942, che Manzù ripeté sul catalogo le poche parole scritte per la presentazione della sua “personale” alla III Quadriennale di Roma; “Sono nato a Bergamo il...
La mostra allestita quest'anno a Parigi col titolo Les sources du XX Siècle può avere aiutato molta gente a capire che l'evoluzione dell'espressione artistica segue, è vero, alcuni filoni di fondo ma che però non bisogna aver fretta di disegnare con un tratto continuo il percorso di quei...
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