Tra gli anni Sessanta e Settanta, Luigi Carluccio curò, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, quattro memorabili mostre patrocinate dall’Associazione Amici torinesi dell’Arte Contemporanea: Le Muse Inquietanti. Maestri del Surrealismo (1967), Il sacro e il profano nell’arte dei Simbolisti (1969), Il Cavaliere Azzurro (1971) e Combattimento per un’immagine (1973). Fu questo un periodo molto importante per la sua carriera di critico e di interprete dell’arte. Non furono solo mostre, bensì appuntamenti culturali destinati a diventare altrettanti punti di riferimento nel panorama artistico, non solo torinese.
Sempre alla GAM altre mostre furono allestite dando modo al pubblico italiano di aprezzare scenari e tendenze artistiche d'avanguardia.
I cataloghi, pubblicati nelle varie occasione e curati personalmente, sono ancora oggi oggetto di ricerca e consultazione.